A chi pensa che cucinare vegano porti via troppo tempo oppure che necessiti di chissà quali doti culinarie, rispondo che sono una persona abbastanza pigra e nemmeno troppo portata per l'alta cucina, anzi cerco tutti gli stratagemmi per semplificarmi e velocizzarmi il lavoro... eppure nonostante questo, continuo ad affermare che chi sceglie l'alimentazione naturale non mangia né in modo monotono, né tantomeno in modo poco appetitoso... ma ve lo dimostrerò. ;o)))
Innanzitutto, la prima cosa da fare è scendere nell'orto e prendere un po' di cime di rapa fresche, fresche! ;o)
Solo se non avete l'orto, andatele a comprare... ma fate ben attenzione alla qualità di ciò che acquistate, perché purtroppo nell'agricoltura intensiva si usano una serie di pesticidi, diserbanti e concimi che non sono esattamente salutari.
La verdura dell'orto solitamente io la lavo pochissimo, proprio perché sono sicura di non aver usato nulla di potenzialmente dannoso, lavo via giusto la terra e la polvere per non perdere preziosi nutrienti che possono disciogliersi nell'acqua di lavaggio, inoltre cerco di usare anche i gambi (o come le chiama qualcuno, le code) della maggior parte delle verdure, nell'ottica di sprecare il minimo indispensabile.
Mettete a bollire l'acqua per la pasta e salatela (poco... il sale non fa bene!) mentre l'acqua si scalda lavate le cime di rapa e togliete via l'ultimo pezzettino del gambo, poi tagliatele in pezzi molto grossolani. A questo punto pesate la pasta, non vorrete mica mangiarne troppa! ;o))) Sto scherzando, ovviamente... l'importante non è QUANTA pasta mangiare, ma QUALE! Scegliete sempre un tipo di pasta che non sia fatta con farine troppo raffinate, se possibile addirittura meglio quella integrale, comunque per questa ricetta andrà benissimo anche una pasta di semola di grano duro.
Quando l'acqua bolle buttate la pasta insieme con le cime di rapa e fate cuocere il tempo necessario, nel frattempo in una padella fate scaldare un po' d'olio con qualche pezzettino di aglio (se non lo digerite, potete toglierlo appena sarà dorato e buttarlo via). A questo punto andrebbe unita l'acciuga, ma da bravi vegani può tranquillamente essere omessa, oppure se volete fare come me, potete sostituirla con un trito fine di capperi sotto sale (quelli sott'aceto non sono adatti), ma mi raccomando prima di tritarli lavateli almeno 4 o 5 volte.
Appena la pasta è cotta, scolate tutto e fatelo saltare nella padella con l'olio e l'aglio, eventualmente con un po' di peperoncino se lo gradite, servite subito aggiungendo una grattugiatina di pepe nero direttamente sul piatto.
Mia personalissima variante: siccome non amo assolutamente cucinare con l'olio (io lo uso solo a crudo), qualche tempo fa ho fatto un esperimento che si è rivelato utilissimo. Ho preso dell'aglio fresco, l'ho spezzettato e l'ho messo a macerare in una bottiglietta di olio extravergine di oliva finché non è diventato scuro, poi l'ho tolto e l'ho buttato via... questo olio lo uso a crudo sui piatti che invece dovrei saltare in padella, come in questo caso e il risultato è davvero molto gradevole.
Ultima cosa... vi consiglio di dare un'occhiata alle proprietà delle cime di rapa (http://www.cure-naturali.it/cime-di-rapa/3411), c'è da restare stupiti!!! :o)))
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