giovedì 4 settembre 2014
Alimentazione naturale o alimentazione vegana?
Quella tra alimentazione naturale e alimentazione vegana, può sembrare una differenza da poco per chi mangia in modo "normale" da onnivoro, ma in realtà stiamo parlando di due universi completamente differenti...
Stiamo per affrontare un argomento che mi sta particolarmente a cuore, sul quale si basa la parte centrale dei principi della mia scelta alimentare.
Mi è capitato nei giorni scorsi di ricevere un invito a cena e così mi sono trovata a dover parlare con alcuni amici di ciò che posso o che non posso mangiare... da qualcuno mi sono sentita proporre la cena in un ristorante che era "sicuramente adatto" perché nel menù c'erano tanti diversi primi alle verdure, mentre qualcun altro aveva pensato a una cena tra le mura domestiche, con un pollo allevato dal nonno "proprio come si faceva una volta".
In entrambi i casi, apprezzo lo sforzo per tentare di capire il mio menù e devo dire che le due proposte rispettano ciascuna uno dei due principi fondamentali della mia dieta... o l'uno o l'altro, però, non entrambi contemporaneamente! Credo che il malinteso nasca dal fatto che quando ne parlo, cerco sempre di identificare e di definire la mia alimentazione con una sola parola: a volte dico "naturale", altre volte invece dico "vegana"... ma sicuramente non può essere tutto così banale o riduttivo!
Ecco, se proprio dovessi scegliere tra le due proposte di prima, preferirei mangiarmi un bel risotto coi carciofi, piuttosto del pollo perché (anche se allevato nel massimo rispetto e naturalezza) non riuscirei a non pensare che era un essere vivente che è stato macellato, comunque questo non toglie il fatto che pure il risotto che propongono al ristorante non è esattamente in linea con ciò che posso mangiare.
Ed è proprio qui il dilemma, il cuore di tutto: l'alimentazione naturale non è detto che sia priva di proteine animali, mentre quella vegana non è necessariamente un'alimentazione sana... ma perché l'alimentazione semplicemente vegana può non essere così naturale? Faccio un esempio pratico, per spiegarmi meglio: parliamo del riso!
Il riso è indubbiamente un alimento vegetale, quindi decisamente adatto ai vegani, ma se lo acquistiamo nella sua forma raffinata non è affatto un cibo naturale... al riso bianco che troviamo normalmente in commercio, infatti, sono stati tolti la crusca e il germe (in pratica la parte "viva"), per lasciare solo la componente meno nutriente, ma esteticamente più attraente... come se mangiassimo con lo sguardo invece che con tutto l'apparato digerente. :o(
Inoltre il procedimento con il quale il riso viene raffinato è abominevole, ma ovviamente questo nessuno ce lo dice: quando viene prodotto industrialmente, il riso viene reso più bianco spazzolandolo con talco e glucosio e poi viene reso più brillante con olio di semi e paraffina... ditemi cosa c'è di naturale in tutto questo?!?
Il riso integrale, quello cioè più naturale e completo, contiene un sacco di minerali, di fibre, di fitonutrienti e di vitamine, inoltre conserva tantissime proprietà benefiche che vengono perse con la raffinatura: ha un indice glicemico più basso, ha meno colesterolo cattivo, favorisce le funzioni metaboliche, tiene sotto controllo la pressione sanguigna... insomma, se gli date una scopa vi ramazza pure il pavimento!!! ;o)))
Nella tabella qui a fianco, possiamo vedere alcuni indici di comparazione tra i due tipi di riso. Non passano certo inosservate le differenze tra la quantità contenuta di vitamine, fibre, sali minerali, folati (signore in gravidanza, questo per voi è particolarmente interessante!)... e il tutto a quasi parità di calorie, proteine e carboidrati, davvero sorprendente la forza della natura!
E quello del riso era solo un esempio... vogliamo parlare pure della onnipresente farina di grano tenero (o preferite chiamarla di frumento)? Anche per la farina vale la stessa identica regola: se è integrale mantiene intatte tutte le sue proprietà, se invece è farina del tipo 00 oppure 0 o anche 1, purtroppo ha perso tutte o quasi tutte le sue buone qualità ed è stata irrimediabilmente impoverita. Pensate per un istante a quanto sia presente la farina di grano tenero raffinata nell'alimentazione moderna: i biscotti della colazione, la brioche al bar, il pane, la pasta, tutti i prodotti di pasticceria... in pratica non passa un giorno che non la mangiamo e quasi ovunque la troviamo raffinata, di questo passo presto ci "intossicheremo" e non c'è da stupirsi se oggi sempre più persone si ritrovano con delle forti intolleranze al frumento!
E poi non è finita qui, quelli che scelgono i prodotti integrali al supermercato, magari convinti anche di fare una scelta sana e naturale, lo sanno che i produttori ci stanno solo prendendo in giro? Che cosa dovremmo dire di tutto quello che viene prodotto industrialmente e che poi riporta sulla confezione la parola "integrale"?! Scommettiamo che leggendo l'etichetta, noteremo quasi sempre che fra gli ingredienti c'è la farina 00 (la più raffinata in assoluto) con un'aggiunta crusca? Non è affatto riabilitante buttare un poca di crusca in una farina completamente depauperata... non è certo vera farina integrale quella!
Dovremmo imparare a leggere bene le etichette per non farci prendere per il naso, in ogni caso un buon suggerimento me l'ha dato il mio nutraceuta: generalmente i prodotti integrali sono GRIGI!!! Diffidate di quelli, bianchi, giallini, arancioni o coi semini...
Tutto questo, ovviamente, vale anche per le altre farine... eh sì, purtroppo anche per quella di khorasan kamut, così simpatica ai tanti che sono convinti di alimentarsi naturalmente solo perché scelgono il khorasan tra i vari tipi di frumento. Già perché non si tratta mica di un altro cereale differente... è, molto banalmente, soltanto una particolare tipologia di grano! La parola "kamut" addirittura è solo un marchio registrato da un'azienda statunitense e niente di più. Se non ci credete, date un'occhiata a quello che sta scritto a tal proposito su Wikipedia...
Quindi pure la cosiddetta "farina di kamut" può essere integrale o raffinata (con le stesse identiche carenze che dicevamo prima!) ed è bene inoltre specificare che i prodotti che troviamo nei supermercati contengono generalmente la farina bianca di khorasan kamut, non quella integrale e come sopra, basta guardare l'etichetta per averne la conferma!
Ma in conclusione, volendo essere davvero completi, chi è che vince la partita tra l'impostazione dietetica vegana e quella naturale? Il risultato è un bel pareggio... vince ciò che soddisfa entrambe le teorie contemporaneamente!
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Bellissimo articolo, brava. Confesso che di molte cose che dici non mi ero mai reso conto.
RispondiEliminaMille grazie! :)
Elimina....io verso il kamut ho il dente avvelenato...
RispondiEliminaPerché, Margherita?
EliminaIo non lo prediligo, ma non penso nemmeno che sia "dannoso"...
Grazie per le cose interessantissime che scrivete, vi leggo sempre e con molto piacere!! Io ero una di quelle che pensava di alimentarsi in modo naturale scegliendo il kamut...:(. Orietta
RispondiEliminaMille grazie, Orietta!!!
EliminaSe lo cerchi integrale, anche il kamut va benissimo... magari è meglio variare il più possibile e non mangiare soltanto quello, in ogni caso.