Vegan, ma non solo!

Dieta vegetale, ma non solo... qui si tratta di alimentazione naturale a 360°, di stile di vita sano, di scelte consapevoli, chiamiamola pure "salute allargata": salute del corpo, della mente, dello spirito, ma anche salute dell'intero pianeta.

mercoledì 22 ottobre 2014

Un Vegan-menù per una Vegan-festa

E' da qualche giorno che non scrivo articoli e non perché mi sia mancata la voglia o l'ispirazione, ma molto banalmente perché ho avuto un po' di cosette da fare che mi hanno occupata totalmente... cosette delle quali vorrei parlarvi perché hanno a che fare con la Vegan-terapia!

Il 15 ottobre era il mio compleanno... e questa data quest'anno rappresentava anche un traguardo simbolico per me perché ad aprile, quando mi fu detto del carcinoma, mi venne detto anche che si potevano ipotizzare circa sei mesi di cammino difficile per poi vedere finalmente (testuali parole del radiologo) la luce in fondo al tunnel. Facendo due calcoli approssimativi, avevo notato che i sei mesi cadevano in prossimità del mio compleanno, per cui mi ero promessa che se davvero entro ottobre le cose si fossero sistemate, avrei festeggiato con tutti gli amici che mi erano stati vicini nel periodo di cammino dentro a quel tunnel.

Francamente allora ancora ignoravo che il mio personale tunnel sarebbe stato sufficientemente illuminato da non aspettare con ansia di vedere quella luce in fondo, ma che anzi avrei avuto la voglia e l'energia di fare festa anche a metà del cammino! E ignoravo anche che ci sarebbe voluto qualcosa di più di sei mesi (sono tuttora in attesa di sapere come/dove/quando fare la radioterapia), ma siccome l'intento di fare la festa me lo sono portato dentro come un punto fisso da raggiungere, siccome l'avevo immaginata e visualizzata pezzo per pezzo, un particolare alla volta, anche se non potevo dire ancora "vedo la luce in fondo al tunnel", ormai avevo voglia di fare baldoria e la festa l'ho fatta lo stesso!!!

Avevo previsto di cucinare io e così ho fatto! Ho preparato un menù totalmente vegano e quanto più possibile vario (cereali diversi, verdure crude e cotte, legumi misti), un bel po' di ricette sfiziose per dimostrare a tutti che si può deliziare il palato anche senza mangiare proteine animali... e anche per sfatare il mito che in questi sei mesi di dieta io abbia mangiato solo cibi "tristi"!!! ;o)))

Il menù prevedeva:
- Ribollita (ricetta classica toscana)
- Zuppa di orzo (seguendo la ricetta della zuppa di farro)
- Cous cous di grano duro integrale (con verdure scottate, mais, piselli, olive verdi e nere, carciofini e tofu saltato in salsa tamari)
- Riso integrale con verdure saltate e funghetti
- Pasta di farro integrale con pesto e besciamella vegana (pesto fatto con rucola, noci e olio)
- Pasta di grano duro integrale con pesto e pomodorini (pesto di rucola, mandorle, pinoli, aglio e olio)
- "Frittata" di farina di ceci (tre tipi diversi: con cavolfiore, con spinaci e con zucchine e cipolle)
- Hummus con pinzimonio di verdure crude (hummus fatto secondo la ricetta classica)
- Polpettine di miglio e seitan (con verdure sbollentate e aggiunta di farina integrale di frumento per tenere insieme il tutto)
- Maionese vegana da accompagnare alle polpettine (vedi post precedente per la ricetta della maionese)
- Mix di legumi (fagioli cannellini, fagioli borlotti, soia nera e soia verde, saltati in padella)
- Mix di verdure gratinate (cavolfiore, cavolo broccolo, cavoletti di bruxelles e carotine infornati con besciamella vegana)
- Anche il pane era di tanti tipi, ma tutto a lievitazione naturale (di farina integrale, di grani antichi, ai cinque cereali, di grano duro con olive)

Dopo un po' che mangiavamo, ho sparecchiato la zona "salati" e ho messo in tavola i dolci. Anche qui avevo preparato un bell'assortimento (pure grazie a mia mamma e ad alcuni amici che hanno cucinato insieme con me):
- Bon bon dolcissimi, ma senza zucchero, alla cioccolata (con datteri, noci, mandorle, cacao amaro in polvere)
- Bon bon, sempre senza zucchero, al limone (con albicocche secche, anacardi, scorza di limone, cocco)
- Mini budini di orzo
- Pasticcini di fiocchi d'avena
- Castagnaccio
... e ovviamente (è proprio il caso di dire dulcis in fundo) una bellissima torta vegana fatta preparare dalla pasticceria!

Sul buffet, di fronte a ogni pietanza, Leonardo aveva preparato dei cartellini (splendidi: ricordano la grafica del blog!) con scritti tutti gli ingredienti utilizzati in ogni singola ricetta, in modo da soddisfare le eventuali curiosità a colpo d'occhio e inoltre anche per informare sulla semplicità di questo menù, così genuino ma gustoso.

La torta non l'ho fatta io perché avevo invitato tantissime persone e non avevo l'attrezzatura adatta a fare qualcosa di così tanto grande. Ho però scoperto che proprio vicino a casa mia, c'è una pasticceria che fa anche dolci vegani e macrobiotici (i recapiti li vedete nella foto qui a fianco), così sono andata a fare quattro chiacchiere con Silvia, la proprietaria nonché pasticcera "illuminata", per avere un dolce adatto alla mia dieta. Alla fine abbiamo optato per una torta a base di pan di spagna vegano con farina semintegrale tipo 2 e dolcificato con zucchero di canna grezzo (di zucchero io non dovrei mangiarne in assoluto, in caso di eccezioni facciamo in modo che almeno sia naturale!), realizzata su due piani con al centro della crema pasticcera vegana a base di latte di riso e senza zucchero (il latte di riso è già dolce da solo), infine sopra alla torta mi ha fatto delle decorazioni con frutta fresca e cioccolato fondente.
Semplicissimo... essenziale... e molto buono a mio parere!!! Ovviamente il "mio parere" non è quello del resto del mondo e tanti degli invitati, coi palati abituati ai sapori industriali così carichi di zucchero e aromi, non hanno percepito tutte le sfumature di naturalezza che ci ho sentito io e quindi hanno apprezzato un po' di meno il gusto della torta.

Non ho potuto fare a meno di fare un collegamento di idee con un interessante articolo letto di recente sull'ANSA: Il cervello può essere "allenato" a preferire cibi sani (in 6 mesi). L'articolo parla di un esperimento medico scientifico, fatto negli Stati Uniti, che ha dimostrato come il cervello dopo sei mesi di dieta naturale (WOW! La mia!!!) cambia "gusti" e non viene più lusingato e attratto dai cibi raffinati, ma viene invece stimolato da quelli sani e genuini... il tutto ovviamente è stato dimostrato con una risonanza magnetica cerebrale e non con un banale colloquio, nel quale anche l'effetto placebo avrebbe potuto avere un suo grande peso sul risultato! :o)))

A me mancano una decina di giorni ai 6 mesi di alimentazione completamente naturale, quindi ormai sono una teste abbastanza affidabile per fare la controprova di quello che dice l'articolo... e così mi sono sfidata: ho provato ad assaggiare un pezzetto di una schiacciata con l'uva fatta da un'amica di mia mamma (sottolineo che era fatta in casa, non era neppure una roba industriale!) e mi sono stupita di come il sapore mi sia sembrato estremamente "chimico"... sul palato posso descrivere una sensazione di sapore eccessivamente dolce, al naso avvertivo un aroma innaturale, la consistenza era molto più spugnosa di quella data dai lieviti naturali e mi è sembrata eccessiva. Mi sono informata e ho poi saputo che era fatta con parecchio zucchero bianco nell'impasto e con un "rinforzo" abbondante di zucchero vanigliato, buttato a pioggia appena tolta dal forno, la farina usata era la 00 e il lievito era quello chimico in bustina. Io ricordo benissimo che la schiacciata di questa amica di famiglia un tempo mi piaceva tantissimo, perciò adesso le ipotesi sono due: o questa volta le è venuta davvero malissimo (ma agli altri che l'hanno mangiata è piaciuta tanto quanto le volte precedenti) oppure devo pensare che ha proprio ragione quell'articolo dell'ANSA!
Ipotizzo quindi che anche la torta del mio compleanno a me sia piaciuta tanto di più che agli altri, perché "coerente" con le nuove abitudini delle mie papille gustative.

Comunque la conferma di tutto questo mi è arrivata il giorno dopo: avevo la prova del coro dei miei "nonnetti" (per volontariato dirigo il coro degli anziani residenti alla casa di riposo di Castellina) e ho portato loro gli avanzi della torta... morale della favola: i nonni hanno fatto tutti quanti il bis!!! Anche quelli diabetici, visto il particolare tipo di torta, hanno potuto assaggiarla e hanno detto tutti che a loro pareva un dolce favoloso e che si sentiva che era veramente genuino "non come quelli che si fanno al giorno d'oggi". Addirittura una signora mi ha detto che le ricordava i sapori di quando era bambina e le torte gliele faceva la sua mamma... mi ci sono quasi commossa... :'o)
Quindi tirate tutte le somme, credo proprio che tornerò a farmi fare qualche torta da Silvia quando ne avrò bisogno, con la massima tranquillità di trovare in lei la mia stessa ricerca del naturale e del genuino. Non servirà dirlo, ma ovviamente nella sua pasticceria fa anche dolci tradizionali, quelli però testateli voi da soli, che io non posso farlo! ;o)

Concludo dicendo che se qualcuno di voi volesse qualche ricetta dei piatti elencati nel menù della festa, basta che mi scriviate in privato (lisa.marchi@gmail.com) e sarò ben lieta di girarvele... comunque un poco alla volta è mia intenzione postare sul blog tutte le ricette che conosco, quindi con un po' di pazienza prima o poi le troverete anche qui.


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