Vegan, ma non solo!

Dieta vegetale, ma non solo... qui si tratta di alimentazione naturale a 360°, di stile di vita sano, di scelte consapevoli, chiamiamola pure "salute allargata": salute del corpo, della mente, dello spirito, ma anche salute dell'intero pianeta.

domenica 28 settembre 2014

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Qualche giorno fa parlavo con Leonardo (il nostro correttore di bozze ufficiale, nonché nostro consulente "stilistico") e stavamo notando come da qualche tempo a questa parte la consapevolezza collettiva stia crescendo e di conseguenza come sia diventato sempre più facile trovare in commercio delle intere linee di prodotti sani o come sia sempre più frequente trovare locali dove è possibile mangiare egregiamente o concedersi pure qualche golosità, anche se si è scelto (per forza o per amore) un regime alimentare "limitato"... e così mi sono trovata a pensare che all'inizio del mio cammino vegano/salutista, ho fatto un po' di fatica a trovare delle alternative per condurre una vita "normale", soprattutto perché mi portavo dietro abitudini spesso talmente tanto in disaccordo con la nuova impostazione, che non mi ero mai guardata bene in giro e non mi ero nemmeno accorta di quante e quali proposte interessanti ci fossero intorno a me... perciò ho pensato che potrebbe essere utile riepilogare in un articolo il risultato delle mie recenti "scoperte", per condividerle e risparmiare così a chi ci legge, inutili perdite di tempo a effettuare le stesse ricerche. :oD

Un esempio su tutti: anche se non sono mai stata un'amante accanita dei dolci, ogni tanto un bel pezzetto di cioccolata fondente non lo disdegnavo assolutamente... anzi! Adesso purtroppo non posso più mangiarla, perché anche la fondente più amara viene fatta comunque con l'utilizzo dello zucchero... e come sempre quando qualcosa ti viene proibita, inizi ad averne un terribile desiderio, come se ti fosse quasi indispensabile per la sopravvivenza! ;o)
Dopo un bel po' di ricerche, sono finalmente riuscita a trovare una splendida alternativa e da brava amante dei sapori amari, mi sono dirottata verso il cacao 100%, del quale addirittura fino a pochi mesi fa ignoravo l'esistenza (come dice il nome è fatto solo ed esclusivamente di pura pasta di cacao senza l'aggiunta di altri ingredienti di nessun tipo ed è per questo motivo che non si può chiamarlo "cioccolata"). Ne ho trovati di diverse marche e di più tipologie differenti, ho trovato non solo le tavolette, ma pure dei cioccolatini (sono della Venchi, li ho trovati alla Boutique del caffé a Siena), li ho provati tutti... ed è finita che mi sono profondamente innamorata, è stato un vero colpo di fulmine, del Cacao 100% Criollo di Domori, che è infinitamente superiore a tutti gli altri, credo che sia superiore pure a tanti tipi di cioccolata fondente classica... provare per credere. :o)))
Ma la mia ricerca cioccolatosa non mi ha condotta solo a questi prodotti un po' più elaborati e ho scoperto anche le bacche di cacao, che poi non sarebbero nient'altro che i semi della pianta del cacao essiccati, da mangiare sgranocchiandoli così come sono. Fidatevi sono davvero molto molto buoni! Questi li ho trovati su internet, il sito è http://www.cacaopuro.com/, molto interessante anche per tantissime altre sfiziosità che vi suggerisco di guardare... io ad esempio qui compro anche delle specie di lingotti di pasta di cacao puro, che poi utilizzo per farmi da sola dei cioccolatini con l'aggiunta di nocciole o di uvetta oppure pezzetti di frutta fresca...

Quando invece ho voglia di uscire, ho scoperto un'infinità di alternative alle mie vecchie abitudini. La mattina a colazione, ad esempio, cosa c'è di meglio di un buon cappuccino?!? Al bar del mio amico Simone posso prendermi un bel cappuccio d'orzo con il latte di soia, così posso di nuovo godermi gli splendidi "disegni" latte-art, nei quali Simone è un vero artista!
E se poi voglio andare a cena al ristorante? In fin dei conti, potrei andare un po' ovunque a mangiarmi un'insalata o due fagioli, portandomi dietro le mie gallette di riso integrale, ma se io volessi invece godermi davvero una grande cena? Francamente, ignoravo di avere così tante alternative... e chissà quante ancora ne scoprirò col tempo!
Si può scegliere tra i ristoranti biologici, dove si possono trovare un sacco di piatti interessanti, magari stando un po' attenti agli ingredienti delle singole ricette (biologico non significa vegano!)... ad esempio a Colle Val d'Elsa da Sbarbacipolla mi coccolano talmente tanto, che mi fanno delle modifiche espresse alle proposte del menù, per venire incontro alle mie particolari esigenze alimentari.
Oppure se una sera mi vien voglia di pizza, scelgo quella fatta con farina integrale e a lievitazione naturale della Pizzeria La Vecchia Piazza (a Tavarnelle Val di Pesa), sulla quale mi faccio mettere tutte le verdure che mi passano per la testa. O ancora, posso andare al ristorante indiano e scegliere tra diverse portate del menù: in India sono molti i vegani per motivi etici o religiosi (pure Gandhi lo era), per cui si trova sempre qualcosa di interessante nei ristoranti indiani.

Ovviamente però le soddisfazioni più grandi le trovo se scelgo un ristorante vegano vero... e rifacendomi a quello che dicevo all'inizio, per fortuna, sono sempre di più i locali dove si sceglie di fare cucina "alternativa"!!!
Per seguire le cure oncologiche, mi sono trovata spesso a dover pranzare a Poggibonsi, dove ho scoperto il Ristorante Terraviva (aperto solo a pranzo dal lunedì al sabato), stiamo parlando di pochissimi tavoli in una saletta a fianco al negozio omonimo, ogni giorno il menù propone 5 o 6 piatti diversi, biologici, integrali, sani, ma soprattutto sono quasi tutti vegani e buonissimi!
Invece a cena vi giuro che vale davvero la pena di fare qualche chilometro in più e spostarsi in zona Montespertoli, dove c'è il Ristorante La Fonte, vegano 100%, biologico e macrobiotico, dove anche il tofu e il seitan sono fatti in casa e parecchie verdure sono del loro orto, a metri zero. Ovviamente il menù, di poche ed essenziali portate, varia spessissimo in base alla stagionalità e alla disponibilità dei prodotti naturali.
E' un posto splendido, immerso nella natura, lontano dai centri abitati, molto accogliente nell'arredamento e sobrio nel servizio... e poi che dire di quell'immenso caminetto che c'è in sala? Io non vedo l'ora che sia inverno per poterlo trovare acceso e mangiare con la compagnia dello scoppiettio della legna...
I gestori sono persone davvero aperte di mentalità, in particolare Silvia è di una solarità e spontaneità uniche, ogni volta che ci vado stupisce i miei amici indovinando il loro carattere con l'aiuto dei segni zodiacali cinesi... è un fenomeno, non sbaglia un colpo! ;o)

Ma l'evoluzione delle consapevolezze alimentari in atto, è molto più ampia e me ne accorgo ogni giorno di più... qualche tempo fa, ero in giro a Poggibonsi per delle commissioni e sono stata colpita da alcune scrittone bianche sui vetri di una pasticceria che prometteva prodotti 100% naturali... dieci anni fa non c'erano mica queste cose, ma nemmeno cinque anni fa!
Mi sono fermata per vedere cosa proponessero in quel negozio e ho scoperto che si tratta della nuova avventura di un mio amico che da tempo non vedevo e che in passato ha fatto il pasticcere anche in ristoranti stellati. A parte i normali convenevoli e i saluti di rito tra persone che si erano perse di vista, ci siamo fermati un po' a chiacchierare del suo nuovo lavoro e mi sono stupita tantissimo per l'approccio estremamente aperto alle novità più disparate, per poter andare incontro alle richieste di un mercato sempre più etico e naturalista: fanno solo articoli biologici, hanno anche una linea di biscotti vegani, stanno sperimentando l'utilizzo della stevia per fare prodotti per diabetici, utilizzano i grani antichi, la lievitazione è naturale, valutano eventuali richieste personali dei clienti... insomma che cosa chiedere di più?!
Se vi ho incuriositi, date un occhiata alla loro pagina Facebook, perché il sito internet è ancora in costruzione (il link lo posto lo stesso, così se volete segnarvelo per il futuro, potete farlo: Opera Waiting 100% nature).

Però la sorpresa più grande di tutte, che ha confermato le riflessioni fatte con Leonardo sul mondo che sta finalmente abbracciando la naturalità, l'abbiamo avuta un pomeriggio mentre eravamo in giro a Siena insieme con Laura... una vetrina, tra tutte, ci ha immediatamente conquistate... è questa nella foto qui sotto, riuscite a immaginare perché ci ha così tanto colpite?!? ;o)))
Siamo entrate e abbiamo chiacchierato un po' con i ragazzi che ci lavorano, pareva di stare in un altro mondo! Loro fanno frullati di frutta fresca o verdura, macedonie, insalate, hanno dei sorbetti artigianali che possono servire sia da soli, in coppetta, che accompagnati alle macedonie di frutta fresca (una cosa importante da notare, è che i sorbetti sono i "gelati" vegani, perché sono quelli nei quali non si usa il latte), inoltre hanno una linea di confetture e marmellate artigianali fatte con una particolare attenzione alle materie prime e senza l'aggiunta di "schifezze" chimiche... perfino lo zucchero che usano (poco!) è quello di canna, invece di quello bianco raffinato... cosa più unica che rara, da trovare!
Una frase che mi è piaciuta particolarmente è stata "i nostri sorbetti DEVONO essere qualitativamente superiori agli altri, perché di gelati normali uscendo da qui se ne trovano ovunque, ma noi vogliamo offrire un prodotto che faccia davvero la differenza!"... questo è l'approccio che personalmente ho notato più o meno in tutto il loro lavoro, non solo sui sorbetti!


Ovviamente con Laura, in un tale paradiso non potevamo limitarci alle chiacchiere e guardando la lavagna-menù che è appesa dietro al banco, ci siamo prese due bei frullati freschi e dissetanti, di frutta e verdura insieme. Provate a farci un salto e scoprirete quanti diversi e fantasiosi mix propongono! Io ad esempio mi sono presa un "Clorofilla" che è un frullato di mela, menta, spinaci e prezzemolo, Laura invece ne ha preso uno di mela, rapa rossa, rucola e non ricordo più bene cos'altro... erano entrambi fa-vo-lo-si!!!
Ci ritornerò sicuramente molto, molto presto! Tra l'altro è anche in una zona centralissima e molto comoda (è all'interno del Consorzio Agrario di Siena di fronte a Piazza Salimbeni http://www.cibodistrada.it/locali/buongusto-gelateria-siena)... che dite, ci vediamo lì per un bell'aperitivo alternativo?!? ;o)))


2 commenti:

  1. Grazie per questo interessantissimo articolo...vado subito a cercare il cacao Criollo di Domori!! Peccato non abitare dalle tue parti, comunque hai ragione, la consapevolezza di un'alimentazione piú naturale è, fortunatamente, ogni giorno sempre piú evidente ovunque. Una curiosità, io ho avuto un tumore al seno e mi è stato sconsigliato l'uso della soya. Tu come ti comporti? Ti chiedo questo in merito a quel bellissimo cappuccino di cui hai parlato...:).
    Grazie! Un abbraccio. Orietta

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  2. Ciao Orietta!
    Scusa per il ritardo con cui ti rispondo, ma nel frattempo ho avuto il secondo intervento al seno e sono stata "latitante" per un po'...
    Io sulla soia ho trovato informazioni molto contrastanti, in alcuni casi addirittura viene consigliata come prevenzione delle recidive, figurati! Se ti interessa, guarda questo link dell'AIRC, in fondo alla pagina dove si parla di alimentazione: http://www.airc.it/tumori/tumore-al-seno.asp (c'è scritto che principalmente nella soia e suoi derivati si trovano i fitoestrogeni vegetali utili a prevenire le recidive del tumore al seno).
    Io non credo che si sappia esattamente se davvero sia utile o dannosa, ma penso che di certo non potrà mai far male come una fetta di carne o come un pezzo di formaggio, questo è poco ma sicuro!!! Il fatto è che bisogna essere accorti nella scelta del tipo di soia, c'è troppo OGM in giro, troppa agricoltura tutt'altro che biologica... e il fatto che la soia adesso sia in pieno boom industriale non ci aiuta affatto a trovarne di genuina.
    Per quanto riguarda il comportamento che tengo io in particolare, posso dirti che è uguale a quello che tengo nei confronti di tutto il cibo: cerco di variare il più possibile l'alimentazione, per cui non abuso mai di qualche alimento in particolare e comunque non credo che (finché si resta in ambito vegetale) gli alimenti assunti sporadicamente possano fare un grosso "danno", tranne per quelli ricchi di poliamine che è sempre bene evitare, soprattutto se si hanno ancora cellule tumorali addosso.
    Però ovviamente tu fai sempre e solo quello che ti senti di fare, perché quello che faccio io potrebbe essere sbagliato, la migliore cosa resta sempre affidarsi a un nutraceuta per questo tipo di quesiti. ;o)))
    Un bacio grande e grazie di seguire il blog!
    Lisa

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